Bresso, Maggio 2006, Parco Nord Milano, Cascina Centro Parco
Mostra per il trenntennale del Parco.
Natura protagonista e antagonista in un dialogo tra generazioni Rallentando il passo mentre frettolosamente camminavo per le vie della mia città, mi accorsi di piccole
macchie di colore nel verde, e mi abbassai a guardare…
Così comincia il racconto che ho scritto per accompagnare lo sguardo di chi osserva le tavole dipinte di Spontanea. Ecco,”rallentare”, penso sia proprio questo il verbo che meglio spiega l’intenzione; lenta, lunga e laboriosa è la tecnica pittorica che ho deciso di utilizzare, perché solo indugiando con sguardo lento è possibile scoprire tutti i piccoli dettagli rappresentati. Non si tratta di maniacale manierismo piuttosto dell’uso di una tecnica pittorica necessaria per ri-portare a vedere quanta e quale sia la bellezza di ciò che non guardiamo più.
Ma torniamo un passo indietro. Rientrata nello studio che condivido con mio padre Roberto Mauri, pittore da oltre 50 anni, racconto a lui la mia esperienza visiva e l’intenzione di costruirne un racconto pittorico; papà però non condivide lo spirito “ottimista” che mi anima e mi ricorda piuttosto di quante e quali siano le sofferenze inflitte dall’uomo alla natura ed i danni ad essa provocati anche in tempi recenti da comportamenti criminosi; produce così di getto una serie di bozzetti, sottolineando come a volte l’arte possa e debba essere anche denuncia, monito.
E’ così, dialogando “a colpi di pennello”, che nasce l’idea di “RESISTENZA SPONTANEA”, una mostra che percorre le due facce dell’ambiente: il resistere, lo sforzo necessario fatto per opporsi a ciò che ci danneggia, la spontanea capacità di sopportare come reazione immediata e naturale ad un evento, ma anche la spontanea meraviglia che nasce guardando ciò che la Natura riesce a fare con pochissimo, spesso quasi niente.
Cinzia Mauri